Revenge porn – La vendetta della pubblicazione di immagini private

Il revenge porn, in italiano la vendetta pornografica, è una pratica che si sta diffondendo sempre di più tra i giovani. Consiste nel pubblicare sulla rete attraverso i social network foto private o video strettamente personali (immagini o video di nudo o di atti sessuali) del proprio partner o ex partner, per vendetta o anche solo per divertimento.

Nella maggior parte dei casi le riprese e/o le immagini sono state effettuate con il consenso dell’altra persona la quale però riteneva che sarebbero rimaste all’interno della coppia; restando perciò di natura strettamente privata e che non sarebbero mai state rese di pubblico dominio.

Quali sono le conseguenze?

Dal punto di vista legale e delle violazioni che si commettono sono sicuramente due. La prima riguarda la violazione della privacy del soggetto ripreso mediante la diffusione illecita di dati personali, la seconda di natura penalistica è la diffamazione. Se poi le foto sono state postate sui social media il reato di diffamazione diventa anche aggravata dal mezzo stampa o altra forma di pubblicità (se si vuole approfondire il discorso delle diffamazione mediante i social network leggere qui). Per i casi più gravi quando la vergogna della diffusione di foto e video dovesse portare la persona offesa al suicidio (come purtroppo accade), nei confronti del soggetto che ha postato le foto private verrebbe formulato un capo di imputazione anche per istigazione al suicidio.

Per coloro che invece condividono foto private o video trovati in rete ancora non è ben chiara la loro posizione a livello giuridico. Nulla toglie che anche loro possano essere accusati in concorso con il soggetto che per primo ha pubblicato il materiale.

Come difendersi dal revenge porn.

Chi è vittima di una vendetta  o di uno stupido gioco o scherzo, deve immediatamente rivolgersi alle autorità o ad un avvocato. Loro hanno tutti gli strumenti per poter agire in modo tempestivo. Quali sono questi strumenti? 

  • far rimuovere immediatamente dai social network le immagini oggetto della diffamazione. Da tenere presente che i social network, non hanno responsabilità in merito alla pubblicazione di soggetti terzi delle immagini o dei video. Loro si limitano ad ospitare i contenuti messi in rete da altri e non hanno l’obbligo di un controllo preventivo sul contenuto delle pubblicazioni;
  • esercitare il proprio diritto all’oblio (per conoscere il proprio diritto all’oblio leggere qui);
  • redigere la denuncia-querela per veder riconosciuti e difesi i propri diritti.

Conclusioni.

Quando per emulazione o per provare nuove esperienze, si fanno delle fotografie o dei video strettamente personali, il pericolo di una vendetta mediante la pubblicazione sui social network da parte del partner è sempre dietro l’angolo. Per evitare la vendetta del partner ferito (revenge porn), l’unica soluzione è non prestarsi agli scatti o riprese compromettenti. 

Purtroppo con troppa facilità vengono poste in essere azioni che spesso hanno dei risvolti tragici. Colui che pubblica le foto private o i video, dovrebbe sempre pensare che una vendetta personale, o ancora peggio uno stupido gioco, non vale la gogna mediatica a cui la vittima va incontro.

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